Breve decalogo per il riconoscimento di un Panettone Autentico (ottenuto, cioè, dall’impasto di farine pregiate con lievito madre e lievitato in tre fasi diverse, per almeno 40 ore, senza aromatizzanti e conservanti):
- Forma a fungo con impasto che deborda dal suo involucro di carta.
- Crosta ben cotta e segno a croce sulla cupola.
- Interno con alveatura molto aperta non uniforme.
- Soffice al taglio.
- Sfilaccioso allo strappo con la mano.
- Profumo e gusto tipico, senza retrogusti o note acide.
- Candidatura fresca, abbondante e ben distribuita.
- Uva sultanina rigonfia,soffice,abbondante e ben distribuita.
- Elevata digeribilità.
- Invecchiamento molto lento.
Abbiamo volutamente evitato di inserire nel decalogo ciò che riteniamo condivisibile con tutti coloro che sanno quanto valgono la pazienza e l’amore per il proprio lavoro. Diffidate, quindi, di un panettone ‘a buon mercato’; il Natale merita il massimo della qualità e della gratificazione.
Arrivederci a gennaio…
SARÀ TRE VOLTE NATALE E FESTA TUTTO L'ANNO...
Così è cantata una delle tante promesse della politica del profitto e del consumismo.
Proviamo a restituire al Natale la magia dell’eccezione e dell’unicità, rituale sempre più raro della buona tavola?
In questa crociata, se pur dall’apparenza frivola, sappiamo di poter contare su questi alleati: l’amore per la tradizione, la qualità assoluta e la capacità, a tutti comune di saper riconoscere e preferire le cose autentiche, anche sotto stress da bombardamento pubblicitario.