Breve decalogo per il riconoscimento di un Panettone Autentico (ottenuto, cioè, dall’impasto di farine pregiate con lievito madre e lievitato in tre fasi diverse, per almeno 40 ore, senza aromatizzanti e conservanti):

  1. Forma a fungo con impasto che deborda dal suo involucro di carta.
  2. Crosta ben cotta e segno a croce sulla cupola.
  3. Interno con alveatura molto aperta non uniforme.
  4. Soffice al taglio.
  5. Sfilaccioso allo strappo con la mano.
  6. Profumo e gusto tipico, senza retrogusti o note acide.
  7. Candidatura fresca, abbondante e ben distribuita.
  8. Uva sultanina rigonfia,soffice,abbondante e ben distribuita.
  9. Elevata digeribilità.
  10. Invecchiamento molto lento.

Abbiamo volutamente evitato di inserire nel decalogo ciò che riteniamo condivisibile con tutti coloro che sanno quanto valgono la pazienza e l’amore per il proprio lavoro. Diffidate, quindi, di un panettone ‘a buon mercato’; il Natale merita il massimo della qualità e della gratificazione.
Arrivederci a gennaio…

SARÀ TRE VOLTE NATALE E FESTA TUTTO L'ANNO...


Così è cantata una delle tante promesse della politica del profitto e del consumismo.
Proviamo a restituire al Natale la magia dell’eccezione e dell’unicità, rituale sempre più raro della buona tavola?
In questa crociata, se pur dall’apparenza frivola, sappiamo di poter contare su questi alleati: l’amore per la tradizione, la qualità assoluta e la capacità, a tutti comune di saper riconoscere e preferire le cose autentiche, anche sotto stress da bombardamento pubblicitario.